Danni ingenti e tanta paura alla Misericordia di Borgo San Lorenzo, dove nello scorso weekend un uomo ha aggredito i volontari e ha rotto mobili nella reception della sede.
“Si è presentato da noi sabato scorso chiedendo alcune medicine. Era già molto agitato – racconta il governatore della Misericordia di Borgo San Lorenzo Piero Margheri – tanto che è entrato nella reception, quando in realtà all’ingresso della nostra sede c’è scritto che prima bisogna chiamare e capire se c’è disponibilità, perché la guardia medica può essere impegnata in visite domiciliari, proprio come accaduto sabato scorso. Il giorno dopo, domenica, l’uomo è tornato la mattina, poi all’ora di pranzo e infine nel pomeriggio. Ed è in quest’ultima occasione che ha iniziato a distruggere tutto: è durata pochi minuti ma di una violenza inaudita”.
“Io domenica ero andato a fare un saluto ai volontari, non ero in servizio – dice Margheri -. Ho salutato i colleghi e poi me ne sono andato. Dopo 15 minuti ho ricevuto diverse chiamate dai volontari, impauriti perché quell’uomo stava distruggendo tutto. In pochi minuti ha scardinato il bancone e ha rotto un’anta dell’armadio di cristallo, iniziando a lanciare oggetti contro i volontari. Addirittura ha lanciato il suo telefono. Tutti i presenti hanno avuto paura e si sono rifugiati nel cortile accanto”.
“Siamo tuttora sotto choc – conclude il governatore della Misericordia di Borgo San Lorenzo – ecco perché ci abbiamo messo un po’ di giorni prima di raccontare tutto. Io ho presentato denuncia, i danni sono ingenti e vanno ad aggravare una situazione già al limite dopo l’aumento delle spese per luce e gas. Lo dico in modo chiaro: ora come ora siamo in alto mare e così non sappiamo se riusciremo a mantenere i servizi che facciamo h24”.
Solidarietà alla Misericordia di Borgo San Lorenzo è stata espressa dal presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina Andrea Ceccherini.
“Siamo vicini al governatore Piero Margheri e a tutti i volontari borghigiani – dice Ceccherini -. La violenza è sempre inaccettabile, tanto più se si pensa che queste persone svolgono un servizio per la comunità. Le Misericordie sono un presidio sociale, non solo sanitario, ma da qualche tempo sono strette in una morsa potenzialmente mortale: da una parte le difficoltà economiche dovute al rincaro dell’energia e dalla diminuzione delle risorse pubbliche, dall’altra emergenze sociali sempre più forti e dai risvolti preoccupanti. Per quanto tempo potremo reggere?”.