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Marradi: la storia di Giovanna Mazzoni, volontaria dal 2014

Giovanna Mazzoni, che si definisce over 60 per non dichiarare in maniera completa la sua età, è entrata da poco nella Misericordia di Marradi. Poco meno di tremila abitanti per un paesino dove si conoscono tutti e il concetto di comunità è più concreto. “Ho iniziato nel 2014, ero in pensione e mi ritrovavo con del tempo libero – racconta Giovanna – mio marito è sempre stato volontario fin da quando era un ragazzo. Mi era capitato di fare qualche servizio prima di allora ma l’impegno del lavoro, quello della famiglia e la casa da curare non mi avevano coinvolto più di troppo”.

La svolta fu quando Giovanna conciliò il suo lavoro precedente all’interno di una banca, con quello del volontariato. “Un mio carissimo amico mi parlò della mia esperienza bancaria, nella gestione dei dipendenti che non è cosa semplice. ‘Perchè non vieni a darci una mano?’, mi chiese. Ma io non me la sentivo di fare il servizio in ambulanza, dando comunque la mia disponibilità. Così sono entrata nella Misericordia come consulente esterna, sedendomi in consiglio senza voce e senza diritto di voto. Seguivo tutta la parte del personale. Sono stata tre anni in consiglio, poi mi sono fatta prendere dallo spirito, dalla missione e ho conosciuto più a fondo questa associazione”.

Al consiglio successivo Giovanna si è candidata ed è stata eletta governatrice nel 2017. “E’ un incarico triennale, sono stata riconfermata nel 2020 – continua il suo racconto – Abbiamo fatto un lavoro riorganizzativo davvero notevole e necessario in un momento come questo specie dopo la riforma del terzo settore alla quale ci siamo già adeguati. Durante la pandemia ci siamo adoperati soprattutto per un servizio per noi davvero prezioso: la Asl pensava che potessimo appoggiarci a Borgo San Lorenzo per eseguire i tamponi ma nel mezzo c’è un valico appenninico e i confini regionali in quel momento erano pesanti. Così siamo riusciti ad avviare un nuovo servizio di vicinanza insieme al Comune, in modo tale che gli abitanti potessero accedere più facilmente a tamponi e test covid”.

Giovanna Mazzoni è orgogliosa di quel che ha fatto insieme ai volontari. Tra le altre iniziative, “La casa del noi”, dove i cittadini possono chiedere un po’ di tutto e così vedere la Misericordia come un punto di riferimento. “Pensiamo sempre a quali servizi istituire, per aiutare i nostri cittadini”, continua Giovanna”. Che poi si commuove quando risponde alla domanda: “Cosa l’ha spinta a entrare in questa Associazione?”. Risponde: “La vita mi ha dato tanto, sono stata una donna fortunata e per me essere volontaria e adesso governatrice è come restituire quello che la vita mi ha donato – dice la donna mentre la voce si spezza per la commozione – Mi guardo indietro e dico: non mi è mica andata male, in fin dei conti. E questo mi spinge anche adesso, pensando alle sofferenze della gente che vive attorno e insieme a noi. L’impegno è tanto, la responsabilità anche. Ma noi ci siamo”.

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