“La nostra associazione è nata e cresciuta all’interno di un quartiere, ascoltando le esigenze e le problematiche della popolazione, ma senza mai dimenticare di aiutare chi ne aveva bisogno, in nome dell’assistenza e della misericordia”.
Così la Governatrice Gabriella Sabatini racconta la storia della Misericordia di Badia a Ripoli, che fa parte del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina e opera sul territorio dal 1969.
“La Confraternita di Misericordia di Badia a Ripoli è stata fondata l’8 dicembre 1969 grazie all’intuito di quindici soci fondatori – racconta Sabatini – in quegli anni, dopo l’alluvione del 1966, tutta Firenze era pervasa dalla volontà di assistere e soccorrere gli altri. Ancora oggi celebriamo questa data ogni anno con la vestizione dei nuovi fratelli. La nostra Misericordia conta circa 450 volontari e migliaia di aderenti, e ogni anno rispondiamo a più di quattromila emergenze con diciassette vetture”.
“Da allora abbiamo partecipato a moltissimi eventi anche nazionali – continua Gabriella Sabatini – come in occasione del terremoto nel Friuli del 1976, quando, per aiutare i paesi di Artegna e Montenars abbiamo organizzato un invio di soccorsi, raccolti con il contributo spontaneo di tutta la popolazione, e inoltre consegnammo due roulotte alle famiglie bisognose di Buia che vi vissero fino a che non poterono accedere a nuove case. Siamo intervenuti anche in altri drammatici eventi italiani, come in occasione del terremoto in Irpinia del 1980 o come quando ci fu la gelata del 1985, in cui le temperature scesero di 23 gradi sotto zero e l’Arno si ghiacciò. In anni più recenti abbiamo dato una mano durante il terremoto che ha colpito l’Aquila nel 2009, e nella notte del 26 febbraio 2020 i nostri volontari hanno trasportato all’ospedale di Ponte a Niccheri colui che sarebbe diventato il primo positivo fiorentino al Covid.”
“Tanti sono i ricordi importanti della storia della nostra Misericordia – racconta Edoardo Berionne, segretario della Misericordia – tutti noi ricordiamo l’intervento dei nostri volontari quando ci fu la strage dei Georgofili: ancora oggi conserviamo in sede il Fiorino d’oro conferito dal comune di Firenze in riconoscimento dell’opera prestata dopo la tragica esplosione del 1993. Continuiamo ad essere attivi per aiutare anche le parti del mondo meno fortunate, per questo da anni ci occupiamo di adozioni a distanza e scolarizzazione nel Burkina Faso, e proprio per questo, nel 2008 il gruppo di donatori del sangue della nostra Misericordia ha finanziato la costruzione di un pozzo di acqua potabile in Burkina Faso”.